In occasione del novantesimo compleanno del nostro amico carissimo Joseph Tusiani, pubblichiamo una sua poesia apparsa su Azione Francescana di Foggia nel 1949. Pubblichiamo altresì una foto inedita nella quale compare J. Tusiani, appena arrivato in America. Altre 2 foto ritraggono J. Tusiani in visita a San Matteo. AUGURI, Joseph!
Ignis ardens
«T’amo, gran Dio. Tu sai che questo cuore,
Questo mio cor che palpita sì forte,
Non vive che di Te, dolce Signore.
T’amo! Il tuo amor par che mi dia la morte.
Eppure io vivo e questa vita io sento
Crescere in me più pura, e nell’ amore
II mio spirto rinasce ogni momento,
O amabile Fattor di questo cuore.
T’ amo, gran Dio… Questo mio cuor vorrei
Che divampasse in tutti i petti umani,
Perché Tu sol, Tu solo amabil sei,
Solo il tuo Amor vince i terreni arcani… »
Tacque Francesco, il poverello. Accanto,
V’ era una polla d’ acqua che fluiva
Francesco immerse un lembo del suo manto
E lo posò sul cuore che languiva. .
Le fiamme divampar sentia nell’alma,
sì forti, che il morir credea vicino;
Ma in quell’aura montana così calma
Riprese ancora l’inno suo divino.
«T’amo. Signor! Che più ti posso dire?
Muoio per troppo amor. Cessa, o gran Dio,
D’avampare il mio cuore, che soffrire
Io più non posso, dolce Gesù mio.
Ma quando io ti contemplo Crocefisso
Penzolar con le sante braccia alzate,
Quando da I’alto con lo sguardo fisso
M’additi le tue membra addolorate.
Che posso dir, Signor, che posso dire?
Oh fa ch’io soffra ancora. La mia vita
In croce sia con Te. Voglio patire,
Chè il tuo dolor anche a morir m’invita…»
Ma non potè più dir. Raggi potenti
Di luce lo trafissero pian piano…..
Il Poverel, cogli occhi semispenti
Le Piaghe del Signor si vide in mano.
G. Tusiani Da Azione Francescana, Foggia, 1949