Fonti e ricerche
P. Mario Villani, Il penoso e stancoso viaggio dei sette giorni, Rituale dei pellegrini di Ripabottoni, Bari Paolo Malagrinò Editore, 2002.
P. Diomede Scaramuzzi, Scritti teologici, Vol. I, a cura di Antonio Impagliatelli e Domenico Scaramuzzi, Bari, Paolo Malagrinò Editore, 2005.
Repertori bibliografici
T. Nardella, G. Soccio, M. Villani, Bibliografia della Chiesa di Foggia – Bovino nella bibliotca di S. Matteo, Bari, Paolo Malagrinò Editore, 1997.
P. Mario Villani, Bibliografia di P. Diomede Scaramuzzi, Bari, Paolo Malagrinò Editore,2005.
Pubblicazioni sui Frati Minori di Puglia e Molise
Storia
- P. Lodovico Vincitorio dei Minori, L’alma Provincia di Sant’Angelo in Puglia dei Minori Osservanti. Foggia, Tip. Buccino Montenero Via S. Francesco d’Assisi n. 5, 1927, pagg. 117 Scarica il libro digitale
- P. Arcangelo da Montesarchio, Cronistoria della riformata provincia di S. Angelo in Puglia divisa in tre parti, raccolta e completata dal padre P. Arcangelo da Montesarchio della stessa provincia, seconda edizione. Avellino, Tipografia Sandulli e Guerriero, 1842, pagg. 427 Scarica la versione digitale
- P. Gabriele M. Guastamacchia, Francescani di Puglia. I Frati Minori conventuali(1209 – 1962), Bari – Roma. Arti grafiche Favia, 1963, pagg. 167
- P. Mario Villani, Cultura religiosa e patrimonio librario nella Provincia Francescana di S. Angelo prima e dopo il Concilio di Trento, da Archivio Storico Pugliese XL, 1987, Bari, Editrice tipografica. 1978, pagg. 38
- P. Mario Villani, Note sugli archivi e le biblioteche della Provincia Monastica di San Michele Arcangelo dei Frati Minori di Puglia e Molise, in Liceo Classico “Pietro Giannone”, San Marco in Lamis (Foggia) Annuario 1994, Bari, Paolo Malagrinò Editore, 1994. Pagg. 177-186
- Tommaso Nardella, La Capitanata in una relazione per visita canonica di fine seicento, in Rassegna di studi dauni, anno III (1976) n. 1-2. pagg.71-98
- Lineamenti di storia dei Frati Minori in Capitanata e in Molise, dal Convento di San Matteo
Documenti
- Statuti peculiari della Unione Missionaria Francescana della Provincia monastica di S. Michele Arcangelo in Puglia (Foggia – Bari – Campobasso), Foggia, Stab. Tip. L. Cappetta, 1936 XIV, pagg. 8
- Regolamento delle case di studio della Provincia di S. Michele Arcangelo in Puglia promulgato per l’autorità del M.R.P. Cristoforo Valentini O.F.M. Ministro Provinciale, Palo del Colle, Tipografia Editrice Andriola, 1935
- Statuti particolari della Provincia di S. Michele Arcangelo in Puglia, Foggia, Tipografia A. De Nido, 1937 XV., pagg. 32
- Statuto del Circolo Missionario, Studio Teologico, Biccari, 1949, pagg. 8
- Statuto regolamento dell’Associazione dei Missionari Indigeni della Provincia di S. Michele Arcangelo in Puglia, Foggia, 1947, pagg. 12
- Unione Missionaria Francescana della provincia Minorica (sic!) di S. Michele Arcangelo di Puglia, Lucera, tipografia Scepi, s.d., pagg. 11
Pubblicazioni del Santuario di San Matteo
Monografie storiche sul Santuario
- P. Doroteo Forte, Il Santuario di S. Matteo sul Gargano, Santuario San Matteo, 1978.
- Pasquale Soccio,S. Matteo Rupe Riva di Luce, Lucera, Catapano, 1978
- Pasquale Soccio, San Giovanni in Lamis, San Marco in Lamis, origine e fine di una badia, nascita di una città, a cura di T. Nardella, P. N. De Michele e M. Villani, Bari, Mario Adda, 1982
Altre pubblicazioni del Santuario
- Il Pellegrino al Santuario di San Matteo, guida religiosa e turistica, a cura di P. Mario Villani, 1996.
- P. Angelo Marracino,S. Matteo Apostolo ed Evangelista, senza data.
- Anna Maria Tripputi, Le tavolette votive del Santuario di San Matteo in San Marco in Lamis, Bari, Schena, 1981.
- L’Organo “Opus 1109 Mascioni” nel convento di San Matteo sul Gargano, a cura di P. Mario Villani.
- Il fascino del Santuario di S. Matteo e del suo Presepio, Testo di Cesare Polga, Cassetta VHS
- Calendari 2008-2014, a cura di P. Mario Villani
Atti del convegno su San Matteo (1978)
Nel dare l’avvio ai lavori di questo convegno sul convento di San Matteo, in una mia breve e rapida nota d’apertura, vorrei sottolineare l’importanza dell’avvenimento e l’assoluta novità, sintetizzando tutto nell’eloquenza di un solo avverbio, questo: finalmente. È infatti il concentrato di sentimenti, di considerazioni e di aspirazioni che possono essere lo scopo tematico di fondo. Carico di significati, esso non vuole scadere, per abuso di amicizia, in un tono confidenziale fuoriposto; né scaturire da uno stato d’animo, per quanto psicologicamente giustificabile, altrettanto effimero. Esso si vuol limitare a una constatazione che può apparire sorprendente, specie se dettata da un consapevole impulso di sensibilità civica e vorrei dire di sentita responsabilità personale e collettiva di tutti gli studiosi, devotamente affezionati o nati all’ombra di questo santuario.
Vale a dire: esso non è soltanto il sospiro di sollievo di chi si siede pago e soddisfatto, dopo un lungo travaglio di preparazione organizzativa, pervenendo a giorni come questi fervidamente sognati e oggi realizzati.
Non è solo l’empito di gioia nel vedere finalmente eminenti personalità, insigni studiosi, un pubblico qualificato e tanti cari amici, tutti qui convenuti non tanto per l’invito quanto per una nostra fervida invocazione di presenza.
Ma non sarebbe tutto se questo finalmente non fosse riferito a una considerazione oggettiva e alla finalità che questa considerazione imponeva quale dovere con un invito a un’azione conseguente.
Ecco: è sorprendente notare come questo luogo, si vorrebbe naturalmente votato alla sacralità da sempre e al culto spontaneo di una fede tenacemente viva; un’abbazia che ha esercitato un suo ruolo rilevante quale potenza religiosa e politica, per circa cinque secoli; un convento francescano industre e operoso, senza soluzione di continuità a tutt’oggi, per oltre quattro secoli; a cui è da unire la congiunta vita di un casale feudale nato alla sua ombra e che negli ultimi due secoli si è trasformato impetuosamente in una popolosa città; è sorprendente, dunque, rilevare come tanta prodigiosa vitalità bimillenaria non abbia ancora avuto un suo storico con un adeguato studio, una compiuta monografia.
Estratto dalla nota introduttiva di Pasquale Soccio
Atti del convegno sulle civiltà e culture antiche (1979)
In questa mia breve nota introduttiva occorre subito fornire alcuni chiarimenti preliminari, porre qualche istanza ed esprimere, così, esigenze e aspirazioni. Penso innanzitutto che bisogna rispondere a due eventuali domande che ognuno legittimamente può avanzare: perché proprio a me sia stato affidato il compito di dare l’avvio a questo convegno di puri contenuti archeologici e quale mai legame ci possa essere tra questi e le iniziative culturali promosse dai frati minori del santuario nella ricorrenza del quarto centenario della presenza francescana in questo Convento.
Rispondo alla prima eventuale domanda.
A parte la designazione, vorrei dire amabilmente impostami dai frati e dagli amici che hanno fatto appello al senso di responsabilità civica e alla mia funzione di rappresentante della Società di Storia Patria di Capitanata, purtroppo devo onestamente dichiarare che non sono altro che un semplice dilettante o, al più, un appassionato che è stimolato dalle occasioni, dagli inviti e dai richiami provocatori che vengono dai dintorni di questa terra. Altri, dunque, con specifica preparazione, avrebbe dovuto essere al mio posto. Tuttavia mi auguro che non incorra, quale profano, in profanazioni con topiche grossolane.
Comunque a noi garganici si impone la conoscenza di un elementare alfabeto archeologico. Ed è un elementare dovere perché nei nostri campi, nelle doline, nei letti di torrenti rapinosi, non proprio metaforicamente ma realmente, a ogni pie sospinto, si incorre in numerosi e sparsi manufatti litici. Non è poi senza significato (ed è anche questo un caso da rilevare), che i primi studiosi di tale materia, com’è stato autorevolmente notato, siano stati «allora semplici appassionati e collezionisti»: un Capitano d’artiglieria, due maestri elementari, un dentista e «molti altri pionieri delle ricerche sul Promontorio» (A. Palma di Cesnola, II Paleolitico in Puglia, in La Puglia dal Paleolitico al Tardoromano, Milano, Electa, 1979, p. 21).
Tuttavia, studiosi accademici e iniziali pionieri d’occasione o improvvisati, non hanno finora rivolto la loro attenzione a quest’area archeologica che più direttamente ci interessa. Se escludiamo le numerose scoperte periferiche di Paglicci e di Spagnoli, la parte interna del Gargano occidentale è ancora tutta da esplorare. Tolto qualche individuale e recente interesse da me sollecitato, quel livello pionieristico di maestri elementari e di dentisti scende al minimo livello di pionieri lillipuziani: fanciulli e fanciulle, umili contadinelli, mobilitati e in qualche modo istruiti da chi vi parla, hanno raccolto materiale di notevole interesse, da me variamente poi distribuito o donato a privati o affidato ad amici dell’Università di Bari e di alcune scuole medie superiori della Capitanata. Già nel giugno dello scorso anno, lamentai la immeritata sorte di Cenerentola di queste contrade garganiche da parte di studiosi e viaggiatori: uno sguardo distratto di Gregorovius o di Lenormant nel secolo scorso, nel Novecento un’attenzione di minor conto da parte di tanti e le brillanti corrispondenze di giornalisti, tra cui gli emiliani Antonio Beltramelli e Riccardo Bacchelli. Ed è così anche per l’aspetto geofisico: per esempio, circa la grande dolina di Puzzatino, dopo lo studio con ipotesi alquanto discutibili di Checchia Rispoli e le segnalazioni sommarie di Colamonico e di Baldacci, si è finalmente avuta una più accurata indagine di A. Bissanti, mio ospite per l’occasione, con una relazione apparsa per la Rivista Geografica Italiana ‘. Ed è, per me, la contrada di Puzzatino, tra San Marco in Lamis e Sannicandro Garganico, un centro di notevole interesse di paleontologia umana. Vi confluiscono, trasportati da piogge alluvionali o da altro, relitti il cui valore è ancora tutto da recuperare e controllare. In verità, il prof. Palma di Cesnola allude a «stazioni ancora inedite del Gargano interno». Ho sottoposto a lui l’esame di un gruppo di manufatti litici, da me rinvenuti colà, al fine di proporgli l’esigenza di una adeguata ricognizione, di quest’area finora mai letta. E’ una segnalazione che spero sia accolta, almeno per diradare nebbie mitiche o fabulose presunzioni di natura campanilistica.
Estratto dalla nota introduttiva di Pasquale Soccio
Atti del convegno sui Francescani in Puglia (1980)
Auditorium della Scuola Media Statale “Francesca De Carolis”.
Ore 16: A prendere per primo la parola è il prof. Mario Spedicato che tratta il seguente tema: “I Francescani e le confraternite laicali in età moderna”.
Il compito di riferire sulle strutture architettoniche francescane in Capitanata è stato affidato alla dott.ssa Michela Tocci la quale si è occupata della Chiesa di San Francesco a Lucera.
Sono seguite le comunicazioni di padre Mario Villani e Vittorio Russi relative ai “Fondi librari e manoscritti francescani della Biblioteca Civica di Manfredonia” e sui “Conventi e monasteri distrutti in Capitanata: San Bernardino a San Severo e San Giovanni in Piano ad Apricena”. Sulle singole relazioni sono intervenuti padre Luigi Pellegrini, don Giosué Fini, Padre Giangiuseppe Matrella e padre Celestino Ciavarella.
Auditorium Scuola Media Statale “Francesca De Carolis”, 25 ottobre 1980.
Ore 9: Presiede il prof. Paolo Brezzi il quale invita il prof. Luigi Pellegrini, dell’Università di Chieti, a trattare il seguente tema: “Criteri insediativi e strutture territoriali dei francescani in Capitanata e Molise nel sec. XIII”. Ampio e articolato l’intervento del prof. Raoul Manselli che ha sottolineato l’importanza storica che assume nel tempo la localizzazione nel territorio pugliese delle singole comunità francescane.
Ore 11: Padre Clemente Schmitt, direttore di Archivum Franciscanum Historicum, indaga sulla primitiva Osservanza Francescana in Puglia sulla scorta dell’ancora inedito “Regestum Observantiae Cismontanae” conservato nella Biblioteca Vaticana.
Ore 12: A conclusione della mattinata il dott. Pasquale Di Cicco, direttore dell’Archivio di Stato di Foggia, si occupa di padre Bonaventura da Volturino e di un suo studio politico inedito.
Ore 16: Sull’attività politica svolta dai Francescani in Capitanata prima e dopo l’unità nazionale si è intrattenuto il prof. Tommaso Nardella. Segue la relazione del prof. Pasquale Soccio che delinea la lunga e tormentata vicenda storica della Badia di San Giovanni in Lamis dalle origini alla fine del secolo XVIII soffermandosi su due particolari momenti critici della sua vita.
Nell’ambito della problematica socio-religiosa proposta dal Pellegrini in merito alla relazione Soccio, padre Costanzo Martino pone l’accento su alcuni fondamentali aspetti interpretativi del francescanesimo primitivo in rapporto ai nostri tempi. Il prof. Manselli invece con una serie di osservazioni che riguardano anche altri ordini o famiglie religiose amplia il discorso sui momenti di crisi che investono la Badia.
Sugli insediamenti francescani poi si sofferma il Pellegrini che pone in evidenza le ragioni della scelta operata dai francescani nel Gargano sud-ovest per una più razionale distribuzione sul tratto della via “sacra” tra Casalinovum e Montesantangelo. Gli interventi dei proff. Pellegrini e Manselli vengono interamente pubblicati in appendice alla relazione del prof. Soccio contenuta nel secondo volume degli atti. Padre Doroteo Forte si sofferma su diversi punti delle relazioni ascoltate richiamandosi a tesi già esposte nelle sue pubblicazioni.
A tracciare il bilancio conclusivo dei lavori è stato il prof. Brezzi con un dettagliato discorso che viene integralmente riprodotto in questi atti.
Estratto dalla nota introduttiva alla pubblicazione
Pubblicazioni su San Matteo
- Il Pellegrino al Santuario di San Matteo, guida religiosa e turistica, S. Marco in Lamis, 1996, pagg. 44
- Michele Capuano, San Matteo tra cronaca e storia, Miscellanea per il XIV Centenario del Convento di San Matteo sul Gargano. Foggia, Amministrazione Provinciale di Capitanata, Studio Editoriale Dauno, 1967, pagg. 64
- P. Diomede Scaramuzzi, Il Santuario di S. Matteo presso s. Marco in Lamis (Foggia), cenni storici, Foggia,Tipogr. Edit. P. Cardone, 1909, pagg. 32
- P. Diomede Scaramuzzi, Il Santuario di S. Matteo, cenni storici. 2ed. S. Marco in Lamis, Tip. Giovanni Caputo, 1933 xi. Pagg. 36
- P. Doroteo Forte, Il santuario di S. Matteo sul Gargano, Santuario di S. Matteo, 1978
- Pasquale Soccio, San Giovanni in Lamis – San Marco in Lamis, origine e fine di una badia, nascita di una città, a cura di T. Nardella, p.Nicola De Michele e p. Mario Villani, Bari, Adda, 1982
- Pasquale Soccio, S. Matteo, rupe riva di luce, Lucera, Catapano, 1978
- P. Mario Villani, Giuseppe Soccio, Le vie e la memoria dei padri, santuari e percorsi devoti in Capitanata, Foggia, Amministrazione Provinciale di Foggia, 1999
- P. Mario Villani, Il penoso e stancoso viaggio dei sette giorni, Rituale di Ripabottoni, Bari, Paolo Malagrinò Editore, 2002
Pubblicazioni sul Santuario di San Matteo
Santuario di San Matteo – Bibliografia
- Bronzini G.B ., Convento di San Matteo e religiosità garganica , in San Matteo. Storia, società e tradizioni nel Gargano (cit. infra ), pp. 131-160.
- Bronzini G.B. (a cura di), Ex voto e santuari in Puglia . I. Il Gargano , Firenze 1993.
- Capuano M. , ”San Matteo” tra cronaca e storia , Foggia 1967.
- Castelli E., Uso e riuso della di san Matteo nell’omonimo santuario a San Marco in Lamis: una questione aperta , in Santuari d’Italia. Puglia , a cura di G. Otranto, I. Aulisa, Roma 2012, pp. 107-113.
- Civiltà e culture antiche tra Gargano e Tavoliere . Atti del Convegno Archeologico (Convento di San Matteo, 28-29 settembre 1979), Manduria 1980.
- Corsi P. , Il monastero di San Giovanni in Lamis in epoca bizantina , «Nicolaus» IV/2, 1976, pp. 365-385.
- Corsi P. , Il monastero di San Giovanni in Lamis , «Archivio Storico Pugliese» I/4, 1980, pp. 127-162.
- Corsi P. , Il monachesimo benedettino della Capitanata settentrionale , in Insediamenti Benedettini cit., pp. 47-99.
- Corsi P ., Il monastero di San Giovanni in Lamis in epoca normanno-sveva , in San Matteo. Storia, società e tradizioni nel Gargano (cit. infra ), pp. 62-79.
- Corsi P ., Il Gargano e il mare , Foggia 1995.
- Corsi P . (a cura di), La Via Sacra Langobardorum . Atti del Convegno di studi (Monte Sant’Angelo 27-29 aprile 2007), Foggia 2012.
- De Leonardis G ., Monografia del Promontario Garganico , Napoli 1958.
- Di Gioia M ., La diocesi di Foggia , Foggia 1955, pp. 30-33, 327-337.
- Forte D ., Il santuario di S. Matteo in Capitanata , Bari 1978.
- Galdi A ., Il santo e la città: il culto di S. Matteo a Salerno tra X e XVI secolo , Rassegna Storica Salernitana 25, pp. 21-92.
- Giuliani L ., L’insigne abbazia di San Giovanni in Lamis detta poi di San Marco in Lamis e i suoi abati , Foggia 2011.
- Insediamenti benedettini in Puglia: per una storia dell’arte dall’XI al XVIII secolo . Catalogo della mostra (Bari, Castello Svevo, novembre 1980-gennaio 1981), a c. di M.S. Calò Mariani, 2 voll., Galatina 1980-1981.
- Massimo G ., Un interessante ciclo pittorico medievale: gli affreschi del Monastero di San Giovanni in Lamis, « Bollettino della Biblioteca–Santuario di San Matteo » 3, 2003, pp. 21-50.
- Massimo G. , Le sculture del monastero di San Giovanni in lamis : inediti medievali in Capitanata , « Archivio Storico Pugliese » 56, 2003, pp. 41-74.
- Massimo G ., La decorazione del monastero di San Giovanni in lamis : nuovi ritrovamenti , in Atti del 31° Convegno nazionale sulla Preistoria – protostoria – Storia della Daunia (San Severo 13-14 novembre 2010), a cura di A. Gravina, San Severo 2011, pp. 77-92.
- Mignosa S. R ., I paramenti sacri nel convento di San Matteo in San Marco in Lamis . Tesi di laurea in Scienze dei Beni culturali presso l’Università di Lecce, aa. 2000/01 (rel.: Regina Poso).
- Nardella F ., I reperti archeologici conservati nel santuario di S. Matteo (San Marco in Lamis) , in Civiltà e culture antiche tra Gargano e Tavoliere (cit. supra ), Manduria 1980, pp. 129-133.
- Nardella T ., Il XIV Centenario dell’Abbazia di S. Marco in Lamis , «La Rassegna Pugliese» II/8, 1967, pp. 3-7.
- Nardella T. – Villani M. – De Michele N., I Francescani in Capitanata . Atti del Convegno di Studi al Convento di S. Matteo-S. Marco in Lamis (24-25 ottobre 1980), Bari 1982.
- Piemontese G ., Il Gargano. I luoghi e i segni dell’immaginario. Itinerari di fede, storia, arte, cultura , Foggia 1997.
- Russi A ., Iscrizioni inedite dell’ ager arpanus nel convento di S. Matteo presso S. Marco in Lamis. Contributo alla storia di Arpi romana , in Civiltà e culture antiche tra Gargano e Tavoliere (cit. supra ), pp. 91-104.
- San Matteo. Storia, società e tradizioni nel Gargano . Atti del convegno sulla presenza francescana nel Santuario di San Matteo (13-14 ottobre 1978), San Marco in Lamis 1979.
- Sansone M ., Origini dei complessi paleocristiani del Gargano , in Civiltà e culture cit., pp. 103-118.
- Scaramuzzi D ., Il Santuario di S. Matteo. Cenni storici , San Marco in Lamis 1933.
- Soccio P ., Il monsatero di San Giovanni in Lamis in epoca angioia , in Storia e arte nella Daunia medievale . Atti della I settimana sui Beni Culturali della Chiesa in Italia, a cura di Fallani G., Foggia 1985, pp. 97-113.
- Tardio Motolese G ., La Chiesa in San Marco in Lamis dal medioevo alla metà del XVII secolo , San Marco in Lamis 2000.
- Tardio G ., Gli eremi della Via Francigena nel Gargano occidentale , San Marco in Lamis 2009.
- Tripputi A. M. , Le tavolette votive del Santuario di San Matteo in San Marco in Lamis , Fasano 1981.
- Villani M. – Soccio G., Le vie e la memoria dei padri, santuari e percorsi devoti in Capitanata , Foggia 1999, pp. 84-86.
- Villani M ., Storia e tradizione religiosa nel convento di San Matteo , San Marco in Lamis 2012.
Santuario di San Matteo – Fonti
- Capuano M ., “San Matteo” tra cronaca e storia , Foggia 1967.
- Del Giudice G ., Codice diplomatico di Carlo I e II d’Angiò , Napoli 1863, App. I, pp. XIII-XVIII.
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- Giuliani L ., Storia statistica delle vicende e condizioni della città di S. Marco in Lamis , Bari 1846, pp. 3-7 (rist. San Marco in Lamis 1994).
- Giuliani L ., L’insigne abbazia di San Giovanni in Lamis detta poi di San Marco in Lamis e i suoi abati , rist. Foggia 2011.
- Gonzaga F ., De origine Seraphicae Religionis Franciscanae eiusque progressibus , Romae 1587 (rist. con trad. a fronte: La Provincia di Sant’Angelo in Puglia , «Bollettino della Biblioteca del Santuario di S. Marco in Lamis» 1, 1997, pp. 47-89).
- Huillard Bréholles J.L.A ., Historia diplomatica Friderici secundi , IV/2, Parisiis 1855, p. 909 e V/1, Parisiis 1857, p. 208.
- Manduzio G ., Documenti sul monastero di S. Giovanni in Lamis (sec. XI-XIV) . Tesi di Laurea presso l’Università di Roma, aa. 1966-67 (rel. A. Petrucci).
- Nardella F ., Memorie storiche di S. Giovanni Rotondo , Foggia 1895 (rist. Brescia 1961), pp. 35-36, 269-277.
- Nardella T ., Frammenti epigrafici di vita garganica fra XIV e XV secolo , «Bollettino della Biblioteca – Santuario di San Matteo» 1, 1997, pp. 161-166.
- Palumbo P.F ., Honor Montis Sancti Angeli , «Archivio Storico Pugliese» VI/1-4, 1953, p. 338 ss.
- Soccio P ., San Giovanni in Lamis – San Marco in Lamis. Origine e fine di una badia, nascita di una città , Bari 1982.
- Talamo Atenolfi G ., I testi medievali degli Atti di s. Matteo l’evangelista , Roma 1958.
- Tardio Motolese G ., La Chiesa in San Marco in Lamis dal medioevo alla metà del XVII secolo , San Marco in Lamis 2000.
- Vendola D ., Documenti tratti dai registri vaticani (da Innocenzo III a Nicola IV) , Trani 1940, nr. 457, p. 356.
- Vendola D ., Documenti tratti dai registri vaticani (da Bonifacio VIII a Clemente V) , Trani 1963, nr. 114, pp. 129-131
- Villani M ., Il penoso e stancoso viaggio dei sette giorni. Rituale dei pellegrini di Ripabottoni , San Marco in Lamis 2002.
Agiografia Matteana – Fonti
- Colonna M.A. , De vita et gestis beati Matthaei apostoli et evangelistae eiusque gloriosi corporis in Salernitanam urbem translatione , Neapoli 1580.
- Sermo Paulini Legionensis (Britannicae urbis) episcopi, de Translatione ab Aethiopia in Britaniam et inde in Italiam (Translatio et Miracula , Inc.: Matthaeus evangelista et apostolus, cum primum in Iudaea — II. Miracula. Inc.: Vir quidam Andreas nomine ) BHL 5694.
- Sermo Paulini Legionensis ep. de Translatione ab Aethiopia in Britaniam et inde in Italiam (Translatio in Britanniam et in Italiam – Translatio Salernum – Miracula , Inc.: Matthaeus evangelista et apostolus, cum primum in Iudaea – II. Miracula. Inc.: Vir quidam Andreas nomine) BHL 5694b.
- Translatio Salernum an. 954 (Inc.: B. Matthaeus apostolus et evangelista prius in Iudaea ) BHL 5693.
- Translatio Salernum an. 954 (Inc.: Anno dominicae inc. 954, cum Gisulfus princeps Salernitarum populum regeret ) BHL 5693b.
Agiografia Matteana – Studi
- Galdi A ., Il santo e la città: il culto di S. Matteo a Salerno tra X e XVI secolo , Rassegna Storica Salernitana 25, pp. 21-92.