Le immagini qui proposte, scelte fra le tantissime che arricchiscono i libri liturgici, le Bibbie, le compilazioni devozionali ecc., cercano di rendere evidente l’inesprimibile attraverso un segno grafico a volte incerto e di dubbia sintassi, ma sempre generoso. I grandi cicli pittorici, i portali, le miniature ancorché spesso formalmente assenti da queste raffigurazioni, sono tuttavia presenti attraverso una coscienza e una memoria “popolari” che tenta attraverso l’arte di dare unità, per così dire, al cielo e alla terra. L’incarnazione del Figlio ha reso visibile il Verbo di Dio. Gesù Cristo sintetizza in sé un cielo, ineffabile di luce, e l’uomo, con la sua storia, la sua capacità creatrice e il fango che a volte lo ricopre. Perciò Cristo-Luce Uomo Vero ha bisogno della sua Mamma da cui nascere, ha bisogno di uomini veri con cui comunicare e di una natura vera in cui vivere.
Difficile a dirsi, queste cose trovano la loro espressione naturale nel linguaggio del canto, della contemplazione, della danza, della poesia, del segno grafico: nel linguaggio dell’uomo.
Il lavoro degli incisori e dei disegnatori, pertanto, non si è sviluppato sulla base di una creatività fantasiosa, è bensì la traduzione in immagini di questi concetti così come spesso viene sottolineato nei singoli commenti.
Queste immagini, in occasione del Natale 1986, sono state oggetto di una mostra allestita nei locali della Biblioteca del convento con la collaborazione di Filippo Pirro, autore delle schede artistiche, e di Pietro Saracino, autore delle gigantografie. L’interesse e la partecipazione suscitata dalla mostra hanno indotto la Fraternità Francescana di S. Matteo a promuovere questa pubblicazione nel ricordo del Presepe di Greccio.
p. Mario Villani o.f.m.